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La norma stabilisce i criteri per verificare la sussistenza dei requisisti di sicurezza degli impianti domestici e similari per l’utilizzazione dei gas combustibili, indipendentemente dalla data della loro realizzazione, al fine di stabilire se l’impianto gas (di seguito impianto) verificato può continuare ad essere utilizzato nello stato in cui si trova, senza pregiudicare la sicurezza, ai sensi della leggi vigenti.
La norma tratta esclusivamente gli aspetti di verifica degli impianti e pertanto non può essere utilizzata come norma di progettazione, né d’installazione, né per l’adeguamento degli impianti.
La norma si applica agli impianti per uso domestico o similare alimentati a gas combustibili appartenenti alla Ia, IIa e IIIa famiglia di gas (manifatturato, naturale e GPL), di cui alla UNI EN 437, distribuiti a mezzo rete (UNI 7129) o distribuito mediante bombole/piccoli serbatoi (UNI 7131), asserviti ad apparecchi di utilizzazione (di seguito apparecchi) con singola portata termica nominale ≤35 Kw.
La norma si applica a tutti i componenti relativi all’impianto e all’installazione degli apparecchi.
La norma si applica per pressioni di alimentazione degli apparecchi comprese tra un minimo e un massimo in relazione al campo utile di corretto funzionamento, ai sensi della legislazione vigente.
La pressione massima del campo utile di corretto funzionamento degli apparecchi non può essere > 40 mbar per gas con densità relativa d ≤ 0,8 e > 70 mbar per gas con densità relativa d > 0,8.
La norma non si applica agli impianti o a parti di essi soggetti all’applicazione del Decreto Ministeriale 12 aprile 1996.